Superbonus e decreto rilancio 2020: Ecobonus e Sisma Bonus 110%
Detrazioni fiscali

Superbonus e decreto Rilancio 2020: Ecobonus e Sisma Bonus al 110%

Quali sono le detrazioni fiscali previste dal decreto rilancio 2020? Scopriamo tutto sui Superbonus, dall’Ecobonus al Sisma Bonus e le detrazioni al 110%.

Superbonus e decreto Rilancio 2020: Ecobonus e Sisma Bonus al 110%

Aggiornamento 24/07/2020: l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la tanto attesa “Guida al Superbonus 110%“, il documento che spiega in maniera dettagliata le modalità e i tipi di intervento. Questo articolo è stato aggiornato sulla base delle nuove informazioni rilasciate.

I nuovi superbonus nel decreto Rilancio 2020

Il governo ha varato nuove misure per incentivare lavori di miglioramento delle prestazioni energetiche di immobili ed interventi strutturali per contrastare il rischio sismico. Il nuovo intervento che prende il nome di Superbonus 110% è stato inserito all’interno del Decreto Rilancio 2020 e consiste nella detrazione del 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Il Decreto Rilancio 2020

Il Decreto Rilancio 2020 prevede delle specifiche detrazioni fiscali che passano dal precedente range del 50/85% a una quota ampliata al 110%.

Il Decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 maggio del 2020 offre la possibilità di effettuare lavori di efficientamento, riqualificazione energetica ed interventi destinati a rendere l’abitazione più protetta dal punto di vista sismico.

Vediamo quali sono gli interventi specifici dei quali si potrà beneficiare di uno sconto in fattura con cessione del credito oppure di una detrazione Irpef dopo aver compilato la Dichiarazione dei Redditi.

La guida di luglio 2020 prevede la distinzione fra interventi principali (o trainanti) ed interventi aggiuntivi (o trainati). Sarà possibile detrarre spese relative ad interventi secondari purché questi siano effettuati congiuntamente agli interventi principali.

L’aliquota della detrazione ha raggiunto il 110% e viene concessa per i seguenti interventi principali:

  • Intervento di isolamento termico degli involucri edilizi (Ecobonus 110%)
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale su parti comuni (Ecobonus 110%)
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari (Ecobonus 110%)
  • Interventi di riduzione del rischio sismico dell’immobile (Sismabonus 110%)

Rientrano invece negli interventi secondari:

  • Interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici per la produzione d’energia green
  • Infrastrutture di ricarica di veicoli elettrica

Beneficiari

Tutte le disposizioni che sono contenute all’interno del Superbonus 2020 al 110% si applicano a specifici soggetti ossia:

  • Condomini
  • Persone fisiche (che non esercitano attività d’impresa, professioni, arti su delle unità immobiliari)
  • IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) e organizzazioni che hanno le stesse finalità sociali. Questi istituti in forma di società rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di house providing, per interventi realizzati su immobili di proprietà
  • Cooperative con abitazioni che hanno una proprietà indivisa al fine di realizzare degli interventi sugli immobili da coloro che li possiedono e hanno in assegnazione i diritti di godimento

Gli interventi che nel decreto sono compresi dal comma 1 al 3 ossia gli:

  • Interventi di isolamento termico delle superfici per il 25% della superficie
  • Interventi sulle parti comuni degli edifici per sostituire impianti di climatizzazione e riscaldamento, rendendoli più efficienti ed ecologicamente compatibili
  • Interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione sugli edifici unifamiliari

In questi casi le detrazioni non si applicano agli interventi che sono effettuati dalle persone fisiche, al di fuori dell’attività d’impresa, arti e professioni sugli edifici unifamiliari differenti da quelli adibiti ad abitazione principale.

Ecobonus

Il nuovo Ecobonus 110% permette di portare in detrazione le spese effettuate per migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile. La detrazione Irpef godibile al momento della dichiarazione dei redditi permette la restituzione dell’ammontare della spesa (con un rimborso del 110%) suddiviso in 5 rate con cadenza annuale.

L’Ecobonus 110% prevede che s’intervenga attraverso lavori che permettano di isolare le superfici opache orizzontali e verticali che interessano la zona esterna dell’edificio, con un’incidenza pari al 25% della superficie disperdente lorda. La detrazione si applica su un ammontare complessivo delle spese pari a 60 mila euro, moltiplicato per le diverse unità immobiliari che compongono l’edificio (nel caso l’intervengo venga effettuato su un condominio).

Per gli interventi sulle parti comuni o sulla superficie dell’edificio, l’Ecobonus 110% può essere concesso solo a coloro che assicurano una maggiore efficienza energetica di almeno 2 livelli superiori a quello di partenza. Questo miglioramento deve essere confermato dall’APE (Attestato per l’Efficienza Energetica) da inviare all’ENEA prima di richiedere la detrazione, ed entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Interventi detraibili

Gli interventi per ottenere l’Eco Bonus sono diversi, l’importante che siano improntati al miglioramento dell’efficienza energetica di due classi. Tra i principali interventi edili alla quale si può sottoporre la casa per ottenere l’eco bonus sono:

  • Interventi di coibentazione esterna dell’edificio
  • Sostituzione e posa in opera di infissi (richiedibile solo se si procede alla coibentazione esterna dell’immobile)
  • Installazione di impianti di climatizzazione e riscaldamento centralizzate
  • Installazione d’impianti di riscaldamento con pompe di calore (in questo caso la detrazione è pari a 30 mila euro massimo per ogni unità immobiliare)
  • Nuovi sistemi fotovoltaici per la produzione di energia e impianti per la produzione di acqua calda (per un ammontare di spesa fino a un massimo di 48 mila euro, nel limite di 2400 euro per ogni kwh di potenza nominale dell’impianto)
  • Installazione di pensiline per la ricarica dei veicoli elettrici (detraibile solo se l’installazione avviene insieme a un altro degli interventi sopracitati)

Sisma Bonus

Il Sisma Bonus è la detrazione per gli interventi che permettono di ridurre il rischio sismico dell’abitazione. Il bonus per gli interventi antisismici con il nuovo decreto rilancio potranno ottenere una detrazione del 110%.

In questa categoria saranno inseriti tutti quei lavori per il miglioramento antisismico, per le zone sismiche 1, 2 e 3. Resta esclusa la zona sismica 4, in quanto gode di minor rischio sismico. Gli interventi previsti nel bonus sono quelli inseriti all’interno dell’articolo 16 del D.L. numero 63 del 2013.

I lavori dovranno essere effettuati con delle costruzioni adibite ad abitazione e attività produttive e finalizzate al miglioramento sismico. In caso di cessione del credito ad un’impresa d’assicurazione e contestuale polizza per coprire il rischio da eventi di calamità non si avrà uno sconto pari al 110% ma del 90%.

I beneficiari del sisma bonus sono:

  • I condomini
  • Persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, unità immobiliari, arti e professioni, edifici unifamiliari
  • IAPC (Istituti autonomi delle case popolari) e enti con le stesse finalità sociali
  • Cooperative d’abitazione con proprietà indivisa, con immobili posseduti e assegnati in godimento ai soci

Interventi detraibili

I lavori di miglioramento sismico che si possono effettuare con gli interventi detraibili per beneficiare del Sismabonus al 110% sono:

  • I lavori di messa in sicurezza delle varie parti strutturali degli edifici
  • I lavori che permettono il passaggio da una a due classi di rischio inferiore
  • Spese per l’acquisto d’edifici antisismici che sono realizzati attraverso una ricostruzione e demolizione

I soggetti beneficiari al periodo precedente possono optare in luogo della detrazione fiscale Irpef o attraverso la cessione del credito alle imprese che hanno effettuato gli interventi ad altri soggetti privati. Non è possibile invece la cessione a istituti di credito oppure a degli intermediari finanziari.

Sconto in fattura e cessione del credito

Confermata anche l’opzione di poter godere di un contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura direttamente dal fornitore dei beni o servizi o la cessione del credito. La novità è che tale opzione vale anche per agevolazioni che non rientrano nel Superbonus, ovvero:

  • Recupero del patrimonio edilizio (lettere a, b e h dell’articolo 16-bis del TUIR)
  • recupero o restauro della facciata di edifici esistenti (bonus facciate, articolo 1, commi 219 e 220, della legge 27 dicembre 2019, n. 160)
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici (qualora si usufruisca delle agevolazioni all’articolo 16-ter del decreto legge n. 63 del 2013, anziché del Superbonus)

Cosa serve per accedere al Superbonus?

Per poter godere delle agevolazioni del Superbonus è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:

  • Domanda di accatastamento, se l’immobile non è ancora censito
  • Ricevute Imu
  • Delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e ripartimento spese (solo per lavori condominiali)
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile (se necessario)
  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  • Abilitazioni amministrative (concessioni e autorizzazioni), in base alle tipologie di lavori da effettuare

Secondo l’Agenzia delle Entrate, è inoltre necessario:

  • Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile
  • (Se l’entità dei lavori lo prevedono) Invio comunicazione tramite raccomandata A.R. all’azienda sanitaria locale (o ispettorato del lavoro per la provincia di Bolzano) con tutti i dati relativi ai lavori
  • Effettuare la comunicazione all’Enea
  • Pagare i lavori esclusivamente tramite bonifico bancario o postale (importante inserire causale, norma, codice fiscale del beneficiario della detrazione e del destinatario del pagamento)

Per una panoramica completa si fa riferimento alla guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate

Alternative al Superbonus 110%

Se non si dovesse rientrare nei requisiti previsti dal nuovo bonus 110% è possibile comunque avvalersi delle misure che rimangono attive fino al 31 dicembre del 2020, ossia:

  • Ecobonus fino al 75% di sconto: in questo caso il bonus può essere ottenuto nella misura del 50% (anche per interventi che non riducono di due livelli le prestazioni energetiche dell’immobile) quindi anche con la sola installazione di nuovi infissi e coibentazione dell’edificio. Fino al 75% di detrazione invece per l’installazione di pannelli solari e i lavori sulle parti comuni dei condomini.
  • Il Sismabonus anche per le unità abitative di classe 4 (esclusi invece dal Superbonus del Decreto Rilancio), può essere richiesto fino al 31 dicembre del 2020, per un importo dei lavori pari massimo a 96 mila euro, con la possibilità di ottenere una detrazione o cessione del credito dal 50% fino al massimo all’85% della spesa.
  • Bonus Ristrutturazione: infine, se si ha in mente la semplice restaurazione della propria abitazione, con installazione di nuovi infissi e di nuove porte blindate (per aumentare la sicurezza dell’abitazione) si può accedere ad una detrazione Irpef del 50% suddivisa in 10 rate con cadenza annuale al momento della Dichiarazione dei Redditi.

Dunque, per chi non rientra nel nuovo Superbonus del Decreto Rilancio è possibile comunque ottenere delle detrazioni o richiedere la cessione del credito, anche se con una percentuale minore.

Inoltre, bisogna considerare che il bonus 110% prevede dei limiti astringenti legati al miglioramento effettivo dell’efficienza energetica dell’immobile o agli interventi antisismici.

Questi devono essere comprovati, ad esempio per l’EcoBonus c’è bisogno del certificato che comprova l’efficientamento energetico dell’immobile prima di poter accedere alla detrazione Irpef oppure a uno sconto con cessione del credito.

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