Guida completa alla scelta delle porte blindate. Scopriamo le diverse tipologie, le finiture, le classi di sicurezza e le normative relative. Dalle porte blindate in legno a quelle in vetro e in gres porcellanato.
Blindate
Le porte blindate rientrano fra gli elementi architettonici che costituiscono e garantiscono la “sicurezza passiva” della propia casa, negozio o ufficio. In questo articolo approfondiamo i fattori determinanti da considerare nella scelta della porta blindata, che possiamo sintetizzare in:
Il fattore principale da considerare nello scegliere le porte blindate è senza dubbio la sicurezza. Gli obiettivi di una porta blindata sono principalmente due:
In sostanza, nessun infisso potrà mai essere 100% sicuro, ma una porta blindata di qualità potrebbe tenere occupato lo scassinatore per parecchie ore, o convincerlo a desistere e dirottare le sue cattive intenzioni verso obiettivi più facili.
Ma fino a che punto una porta può resistere ad un tentativo di effrazione? In questo vengono in aiuto le classi di sicurezza, ovvero un sistema di certificazione che determina il grado di resistenza:
Le prime due rientrano nelle prove di resistenza di tipo convenzionale, e sono finalizzate a verificare che la porta sia in grado di resistere a carichi statici e dinamici, mettendo in luce eventuali carenze progettuali e sottodimensionamento delle strutture. La terza racchiude le prove di resistenza reali, ovvero la simulazione di attacchi con specifici attrezzi e specifiche strategie di scasso, entro un determinato lasso di tempo. Per ottenere la certificazione è necessario che la porta superi con successo tutte e tre i test.
Le classi di sicurezza introdotte nel 2011 dall’Unione Europea sono sei e sono in ordine crescente, da RC 1 N fino alla RC 6 (dove RC sta per classe di resistenza, dall’inglese resistence class. Sostituiscono la vecchia codifica DIN ENV 1627:2001, da RC 1 N a RC6). Le caratteristiche generali sono definite nella norma UNI EN 1627.
Attenzione: la normativa europea non prevede l’attacco diretto alla serratura e l”apertura con destrezza” (mentre la normativa italiana UNI 9569 lo prevedeva) per cui molti modelli che secondo la normativa italiana non erano certificati, oggi possono esserlo secondo la normativa europea. Per ovviare a questa mancanza, in Spagna hanno introdotto la UNE 14351 ed in Francia la A2P, reintroducendo la prova di scasso al cilindro.
Ne consegue che le classi sono sicuramente un metro di valutazione per la scelta delle porte blindate, ma potrebbe non essere sufficiente. È opportuno verificare anche le specifiche e la qualità della serratura (che analizziamo in seguito nell’articolo).
Codifica UNI ENV 1627 | Resistenza (minuti) | Tempo massimo di test (minuti) |
— | N/A | N/A |
La porta risulta efficace contro chi prova a forzarla fisicamente con spinta, spalla, sollevamento, trazione.
Porte interne
Codifica UNI ENV 1627 | Resistenza (minuti) | Tempo massimo di test (minuti) |
WK 2 | 3 | 15 |
La porta resiste contro l’utilizzo anche di strumenti semplici e di grandezza contenuta come cacciaviti, pinze, zeppe e cunei.
Consigliata per appartamenti al piano, caposcala, porta per uffici, scuole ed edifici commerciali.
Codifica UNI ENV 1627 | Resistenza (minuti) | Tempo massimo di test (minuti) |
WK 3 | 5 | 20 |
La porta resiste allo scassinatore che cerca di forzarla usando altri strumenti come piede di porco.
Consigliata per villette e portoni di ingresso esterni.
Codifica UNI ENV 1627 | Resistenza (minuti) | Tempo massimo di test (minuti) |
WK 4 | 10 | 30 |
La porta resiste al rapinatore esperto che tenta di scardinarla usando attrezzature più peculiari quali martelli, seghe, asce, scalpelli e trapani a batteria.
Consigliata dove la sicurezza è di fondamentale importanza, dalle case signorili agli uffici a rischio (istituzionali, assicurazioni), agli ospedali ed impianti industriali.
Codifica UNI ENV 1627 | Resistenza (minuti) | Tempo massimo di test (minuti) |
WK 5 | 15 | 40 |
La porta resiste a un ladro molto esperto che utilizza anche utensili elettrici come trapani, seghe, smerigliatrici.
La classe RC 5 è specifico per porte ad alta resistenza. Destinato a banche, strutture militari ed ambasciate.
Codifica UNI ENV 1627 | Resistenza (minuti) | Tempo massimo di test (minuti) |
WK 6 | 20 | 50 |
La porta resiste a un ladro professionista che fa uso di utensili elettrici ad alta potenza.
Sono porte utilizzate esclusivamente da banche, centrali nucleari, ed obiettivi militari particolarmente sensibili.
Le porte blindate possono avere caratteristiche diverse sulla base della qualità, resistenza e tecnologie utilizzate. Sono porte composte da diversi elementi:
Il controtelaio (anche chiamato “falso telaio” o “telaio morto”) è l’elemento fisso montato alla parete. Generalmente realizzato da un profilo pressopiegato in acciaio zincato di spessore fra i 1,5 ed i 2 millimetri, è l’elemento più critico nella posa in opera.
L’azienda che si occupa della posa in opera, infatti, deve valutare attentamente la qualità del muro su cui verrà installata la porta. Dovrà infine decidere se e come rinforzare la parete, affinchè il controtelaio sia ben saldo alla parete e che quest’ultima non sia il punto debole del sistema. Se abbiamo infatti una parete in mattoni forati, il malintenzionato potrebbe usare un semplice malepeggio per rimuovere la porta, senza nemmeno toccarla.
L’ideale è montare il controtelaio su parete in mattoni pieni, utilizzando zanche d’acciaio (saldate o avvitate allo stesso) tramite cemento a presa rapida. In alternativa può essere montato con tasselli e ancorante chimico, ma l’efficacia è decisamente minore.
Sul controtelaio viene installato il telaio, costituito da una profilo pressopiegato, che ha la funzione di supporto alla porta tramite le cerniere e di alloggiare la porta stessa. Nella posa in opera viene inserito nel controtelaio e fissato tramite viti.
La scocca della porta blindata è il corpo della porta stessa. Realizzata in lamiera pressopiegata in acciaio zincato, viene rinforzata con profili omega sia orizzontali che verticali.
La scelta della serratura è un fattore estremamente importante quando si decide di acquistare una porta blindata. Come abbiamo avuto modo di chiarire in precedenza, la scelta della classe di sicurezza non basta, in quanto non prevede la valutazione della resistenza della serrature a tentativi di effrazione. Vediamo quindi come scegliere la serratura.
Le tipologie di serratura per le porte blindate sono essenzialmente due:
Le serratura a doppia mappa sono le più economiche ed utilizzano una chiave dentata, che, inserita fra lamelle sagomate (dette Gorges), fanno avanzare il carrello, lo scrocco e i catenacci.
Il suo grado di sicurezza è piuttosto basso, e peggiora gradatamente con il tempo. Se la serratura non prevede sistemi aggiuntivi di sicurezza, infatti, basta un “Gancio di Hobbs (detto anche gancio tastatore di precisione) o un ferro bulgaro per riuscire ad aprirla senza l’uso delle chiavi.
Inoltre si rovinano facilmente, per via dell’usura meccanica delle lamelle che possono portare al salto della mandata. Per questo motivo è consigliabile acquistare serrature che prevedono il “nucleo intercambiabile” e Gorges con sistema anti-sondaggio.
Consiglio: se si ha una serratura di questo tipo evitare di lasciare la chiave inserita dall’interno. Aprire una serratura di questo tipo in questo caso è un gioco da ragazzi. Usare altrimenti un defender magnetico, ovvero un dispositivo esterno che libera il passaggio alla toppa solo avvicinando una speciale chiave magnetica.
La serratura a cilindro europeo è la scelta più comune negli ultimi anni per le porte blindate. Si tratta di serrature dal caratteristico profilo “a pera”. È costituito da un corpo al cui interno vi è il barilotto, ovvero l’elemento nel quale si inserisce la chiave e che ruotando attiva una leva, chiamata nottolino. Quest’ultimo aziona i deviatori dei pistoni verticali ed i pistoncini orizzontali.
Inoltre prevedono la possibilità di masterizzare la chiave, ovvero la possibilità di avere una chiave unica per diverse serrature.
Evitare cilindri con una sola fila di perni attivi: sono più facili da scassinare sfruttando la tecnica della “pongata”, ovvero l’inserimento di una chiave punzonata che ricalca su una specie di carta stagnola la cifratura dei pistoni, i cui fori vengono riempiti con una speciale cera.
Particolarmente valide sono le chiavi a cilindro europeo che prevedono:
Esistono inoltre le serrature a doppio cilindro europeo che aumentano il grado di sicurezza in quanto permette di escludere l’attivazione di una delle due serrature (ad esempio per la chiave per la babysitter).
La scelta della serratura è critica per l’acquisto di una porta blindata. Sulla base delle differenze tecniche fra serratura a doppia mappa e quella a cilindro europeo, consigliamo vivamente di investire su un prodotto di qualità che rientra nella seconda categoria. Inoltre consigliamo di affidarsi a prodotti di alta fascia e di marchi possibilmente poco conosciuti e certificati.
In particolare è da considerare il grado di sicurezza definito dall standard EN 1303:2015, che certifica la resistenza a diversi tipi di attacco, la durata nel tempo e la resistenza a corrosione e temperature estreme. Le migliori sono in classe 6. Inoltre, come già accennato in precedenza, è valida anche la certificazione francese A2P, in particolare per le serrature che hanno la certificazione 3 stelle. Altre certificazioni valide sono lo standard TS007:2012 (migliore: 3 stelle) e la inglese BS3621.
Infine, come potreste immaginare, le serrature elettroniche abbassano di molto la resistenza per via degli attacchi digitali, in continua crescita. Consigliamo di evitare sistemi wireless o con trasponder che sfruttano frequenze standard (RFID, NFC, etc..).
I pannelli di rivestimento sono l’elemento esterno della porta blindata. Hanno lo scopo di:
Essendo i pannelli la parte “estetica” della porta, esistono sul mercato le più svariate tipologie, a partire dal materiale utilizzato per il rivestimento. Ma la scelta del pannello è importante anche per le specifiche tecniche ad esso associate. In particolare il grado di trasmittanza termica, l’isolamento acustico, la resistenza nel tempo e la manutenzione necessaria.
Inoltre sono fattori determinanti, in particolare per porte di sicurezza esterne, il grado di umidità, l’esposizione alla pioggia ed i raggi del sole e le temperature medie.
La scelta di un pannello di qualità ci permette quindi di ridurre i consumi del riscaldamento, di isolare dai rumori esterni, ma ci permette anche di ridurre gli interventi necessari di manutenzione dovuti al’aggressività degli agenti atmosferici esterni.
Attenzione: Se si sta scegliendo un pannello per una porta all’interno di un condominio, è opportuno verificare se il regolamento del condominio stesso preveda delle norme estetiche relative alle porte.
Qui di seguito elenchiamo i materiali più utilizzati per il rivestimento delle porte blindate, specificando i vantaggi e gli svantaggi per ogni tipologia, dal legno massello al laminato, dal gres al vetro blindato.
Destinazione d’uso | Resistenza | Prezzo |
Interno | 4/10 | 8/10 |
L’uso dei pannelli in legno sono la soluzione che meglio esprime allo stesso tempo l’idea di lusso e tradizione. Se da un lato sono particolarmente apprezzate per la loro eleganza e fascino, possono essere molto costose e hanno una bassa resistenza agli agenti atmosferici.
Ne consegue che tale rivestimento è sconsigliabile per porte di sicurezza da esterno. Esponendo la porta ad umidità, pioggia ed escursioni termiche elevate, il ciclo di vita della porta si ridurrebbe drasticamente, incidendo in maniera determinante a livello di costi per via della necessaria e frequente manutenzione.
Perfette per l’integrazione in architetture di stile classico e sul mercato troviamo infinite essenze di legno. Le più richieste sono le essenze dure, dal rovere al teak, al noce.
Destinazione d’uso | Resistenza | Prezzo |
Interno, esterno | 8/10 | 7/10 |
Tale rivestimento è in genere costituito da uno strato esterno in alluminio ed un’anima in mdf idrofugo oppure in poliestere estruso.
L’alluminio è un materiale particolarmente leggero e resistente, ma anche duttile e malleabile e ben si presta a diverse lavorazioni, dalla bugnatura (disegno realizzato attraverso punzonatura) alla pantografia (l’impressione di effetti tridimensionali sulla superficie tramite incisione con fresa). Resiste bene alla corrosione (anche in ambiente alcalino e salmastro) ed offre una lunga durata di esercizio.
Inoltre possono essere verniciati sia in effetto legno che con le più disparate tonalità. Alcune aziende riescono a riprodurre egregiamente le venature del legno, ottenendo sia i vantaggi estetici tipici del legno che i vantaggi di qualità e resistenza dell’alluminio.
Nella sua forma più essenziale presenta caratteristiche cromatiche simili all’acciaio inox, ma a differenza di quest’ultima perde in poco tempo la sua brillantezza per via della patina lievemente opaca che si forma sulla sua superficie. Se cerchiamo l’effetto specchio dobbiamo indirizzarci verso l’acciaio inox, ma dobbiamo essere disposti a spendere qualcosa in più.
Destinazione d’uso | Resistenza | Prezzo |
Esterno | 8/10 | 10/10 |
Le porte blindate in vetro sono la vera nuova tendenza del 2022. Si tratta di porte eleganti e moderne che prevedono una cornice esterna in acciaio al cui interno è incassato un vetro di sicurezza composto da più strati.
Se stiamo cercando nuove soluzioni architettoniche che permettano allo stesso tempo di mantenere un alto grado di sicurezza e di lasciar passare la luce in maniera naturale, le porte di sicurezza in vetro sono la soluzione ideale.
Per via delle soluzioni tecnologiche applicate alla porta, tale prodotto rientra nella fascia di prezzo più alto e le aziende capaci di realizzarlo sono veramente poche nel mondo. In Italia l’unico prodotto del genere a catalogo è la porta “Nova” della Oikos.
Al momento della vendita, ogni porta blindata deve avere in dotazione una scheda tecnica sulla quale devono essere riportati le informazioni relative a: